immagien in bianco e nero, un bambino compra qualcosa in una bottega e il commerciante gli da il resto immagien in bianco e nero, un bambino compra qualcosa in una bottega e il commerciante gli da il resto cover

COMUNICAZIONE:

SIMILITUDINI TRA EPOCHE OPPOSTE

COMUNICAZIONE: SIMILITUDINE TRA EPOCHE OPPOSTE

Se analizziamo con occhio critico il nostro periodo storico possiamo trovare delle curiose inversioni temporali che devono farci riflettere e ragionare rispetto a come è cambiato il modo di rapportarsi tra consumatore e azienda. Se fotografassimo il tessuto economico all’epoca dei nostri nonni noteremmo che le aziende avevano un carattere sociale estremamente spiccato, soprattutto le botteghe le quali erano intimamente connesse con il paese e con le persone che lo abitavano. Esse conoscevano le famiglie che andavano ad acquistare nei loro negozi, sapevano i loro gusti, le loro preferenze e talvolta entravano in sintonia e fiducia con essi quasi fosse una famiglia allargata.

La fiducia non era un omaggio ma un valore che andava guadagnato nel tempo ed era strettamente legato alla reputazione che le persone avevano della bottega e del bottegaio. Fregature e malfatti non giovavano beneficio perchè bastava che la voce si spargesse nel paese per non battere più un chiodo. Il pubblico aveva un ruolo fondamentale.

Poi qualcosa è cambiato, l’industrializzazione, le multinazionali e la globalizzazione hanno messo le distanze tra le due parti creando colossi che ragionavano per supremazia economica piuttosto che connessione con il pubblico. La nascita di una nuova comunicazione globalizzata insieme alla diffusione dei media ha fondamentalmente segnato un inversione temporale nella quale la reputazione è tornata a essere un valore cardine sul quale fondare il proprio successo. I brand moderni sono più intimamente connessi con il loro pubblico e basano la loro comunicazione e il loro passaparola su piattaforme che permettono ai loro commenti di avere una visibilità estremamente ampia.

I consumatori oggi si informano, vogliono dialogare direttamente con l’azienda, vogliono conoscere i marchi, i loro valori e i loro proprietari. Nelle aziende è ora ritornata una comunicazione più intima e specifica che permette agli imprenditori di conoscere il proprio pubblico in modo approfondito e sartoriale analizzando i loro interessi musicali, serie televisive, stili di cucina ecc. I social mostrano inoltre come il successo di un marchio può basarsi fondamentalmente sulla vita privata del proprietario/imprenditore che, con le sue dirette, traina la sua azienda creando fiducia e vicinanza con il suo pubblico.

Oggi siamo ritornati a essere una bottega che socializza e comunica in modo diretto con il proprio pubblico usando però mezzi tecnologicamente più avanzati.

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